Rise Above

Siamo nei '90. Dave Longstreth ha 13 anni. Suo fratello in camera suona in continuazione questa cassetta dei Black Flag. Damaged. Il ragazzino finirà col farne una vera ossessione. Dave è un ragazzo brillante, entra a Yale ma molla tutto per diventare con gli anni uno dei musicisti più creativi ed inclassificabili della scena -quale scena? Da qualche parte nel calderone Freak-Folk Newyorkese. Ha una band, i Dirty Projectors, che però non sono mai un organico fisso, ogni tanto c'è pure l'orchestra ogni tanto è da solo, adesso sono in 4 con due tipe tanto talentuose quanto fuori moda. Moolti anni dopo Dave torna nella sua cameretta, trova la custodia di Damaged ma non il nastro. E' li che gli viene l'idea di riscrivere completamente il disco, basandosi esclusivamente sulla memoria e sulla reminescenza di esso. Il risultato, alla fine, di Damaged ha solo la tracklist, alcuni smozzichi di liriche e una certa spinta teen a guidarlo. Per il resto Rise Above è un disco completamente diverso, talmente pieno di coraggio, idee e grazia da lasciarti cadere il vassoio dalle mani. Math-rock meets tradizione soukous africana meets Prince meets stranezze folk meets la grazia di Buckley ma con un mazzo di chiavi, un rastrello ed una grattugia in gola meets ci sto provando ma non renderò mai l'idea.