Big Squarcione

Collisione e smembramento. Come una petroliera piena di greggio e ferraglie che sbriciola la banchina con lo scafo. La lamiera stride per un centinaio di metri sparpagliando ruggine e vernice a scaglie grandi come foglie. Con Big Ripper, Craig Clouse prosegue nella sua opera di calcificazione blues-noise cominciata con gli Hammerhead e inasprita dall'esperienza Shit & Shine. Roba suonata al freddo, in cantina, con i guanti tagliati all'altezza delle dita e i polpastrelli violacei. Un mostro nero con il cuore consumato dalla polvere e dalla fuligine, saturo fino all'orlo di rumore e con uno spettro d'onda talmente rigonfio di watt da accartocciarti le orecchie. Le cose però cominciano a girare nel modo giusto solo con Walnut & Leather, come se la ferita avesse bisogno del tempo necessario ad allargarsi e a grondare nero. Un calvario che culmina nei 9 minuti di French and Out of France. Dolore al rallenty, come alla Vita in Diretta, ma con gli uomini al posto dei cani abbandonati.

Todd - Big Ripper Vai