Part Chimp - I Am Come (Rock Action/Self)
Davvero non capisco.
"I Am Come" parte con tutte le intenzioni belligeranti e catastrofiche di band come Burmese e Neurosis che dalla loro hanno la spinta devastante della colata noise.
Il basso scollacciato e la chitarra litigano e si spintonano tutto il tempo nel tentativo di procedere all`unisono regalando una malata sensazione di discontinuità.
Tutto bene fino a quando entra in gioco la voce pallida e stridula del cantante e con lui certi ammiccamenti indie.
Come dire un topo spelacchiato con le all-star ai piedi a guidare un mammut sonico schiumante di feedback e con il passo dei neurosis più decadenti.
Davvero non capisco.
In sè immaginare di accostare il punk e l`indie rock britannico con una strana forma di noise ciccione dai rimandi sabbathiani, potrebbe sembrare un`operazione tanto ambiziosa quanto difficile da portare a compimento.Eppure il fatto che il leggendari Mogwai abbiano voluto riconfermare la seconda uscita dei Part Chimp sotto l`egida della loro etichetta, la Rock Action, dovrebbe bastare a tranquillizzare, gli scetticismi dei puritani delle due rispettive scuole.
Continuo a non capire, ma non so come, la cosa comincia a piacermi.
Sarà il volume esagerato, assordante, la senzazione di precarietà e di approssimativo Teen Spirit che emanano pezzi come "War Machine" o "Bring Back the Sound", ma i ragazzi in mezzo a tutto quel fracasso sanno muoversi con disinvoltura riuscendo anche a mettere paura come nel caso di "Ashita No Bakahatsu" fresca e spietata dichiarazione di guerra.
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