Bracardi Grease

E' un po' che cerco di stare alla larga dall'Hip Hop, dopo quanto successo una decina di giorni fa a KRS One, uno dei rappresentanti assoluti in questo ambito. Bom ma la tentazione era troppo forte, stasera si celebrava il trentennale della Rock Steady Crew, combo danzereccio di b-boys che sta alla disciplina della breakdance come gli All Blacks stanno a quella del rugby. Il party è gratuito anche se c'è la selezione, tutto abbastanza informale e prevedibile. Fa caldo, delle tizie con i pantaloncini come Daisy Duke girano con dei vassoi offrendo-mio dio- dei Bacardi Breeze mischiati con ogni tipo di succo e di sprite. Dovrò farmene almeno cinque per cominciare a sentire un po' di alcol. Ma dove siamo? Siamo in un centro giovanile dell'altoadige col sindaco che dice "bella lì i graffiti sono arte urbana ma fateli qua sui teloni e non rompete i coglioni" o siamo nella città dei Guerrieri della Notte e di Kurt Russel? Dai! Ci sono un sacco di fotografi ma ovviamente le modelle dei video sono tutte a casa a intingere il sedano nella jocca.
Il Deejay mette la solita pasta un po' old school un po' successoni degli ultimi anni (unica pettineria la immarcescibile Just Kissed My Baby dei Meters) ma il dj usa il mac e alla festa della Rock Steady Crew non va un cazzo bene che il dj usi il mac. Poi arriva Crazy legs* con la maglietta piena di sponsor e si fa le foto con tutti ok è la tua festa ma poi viene fuori che non è prevista una vera esibizione, al massimo proprio due trick e via tutti di nuovo a farsi le foto. Il Bacardi Breeze improvvisamente è solo del bagnoschiuma annacquato. Aspettiamo ancora un po' ma più la faccenda prosegue più mi sembra di essere davanti al Colosseo coi centurioni finti con l'orologio casio che parlano della Champions League. Non è che stiano tentando di darcela a bere, è che proprio non ne hanno. La gayna è altrove, in qualche posto dove c'è più fame e dove, se ti vogliono dare qualcosa da bere, non mischiano lo shampoo con la sprite.