My g-g-generation
Siamo circa in otto, sparsi tra i filari, o aggrappati alle scale di legno e tra le foglie ogni tanto mi sembra di vedere Laura Palmer che con le dita blu mi indica i pomi rossi da cogliere. Fa freddo, un freddo fottuto e forse venire in Vespa non è stata questa grande idea, ma ok. La campagna la mattina presto, non emette suoni e i denti umidi delle foglie sono lame rotanti ghiacciate giù per la schiena.
Io non ho per niente una bella cera e sulla scala mi muovo come un playmobil, ma poi esce il sole e finalmente prendo un ritmo più sambarolo. Alè: su e giù dai la cera togli la cera mano destra mano sinistra occhio a non ammaccare il pomo occhio al picciolo che se lo perdi la mela si fotte. Per darmi forza mi dico son tutte bombe a mano con la sicura delicatissima se non sto attento qua saltiamo tutti!.
Sotto le donne chiacchierano ad alto volume e ogni tanto qualcuno canta canzoni di quelle del circuito del liscio, con trasporto anche.
I vecchi raccontano barzellette che hanno come protagonisti altri vecchi ed il tema dominante è l'appetito sessuale, il tutto condito con comparsate del personaggio new entry della badante.
Si parla di tutto, Islam, divorzio, svendite, reality, caro-vita, si parla di cibo di magnate e di bevute, delle mogli che sono le vere detentrici del potere decisionale in famiglia, si parla di gite degli anziani, di tutte le varianti della mela Golden e Morgen, di sanità e ticket. Non mancano le allusioni al sesso, anche se dalla scala non capisco se siano riferite alle gite o ai reality. Tirano in ballo nomi, aneddoti, conoscenti, parenti che hanno nomi magnifici come Otello, Tullio, Ilda, Ferruccio.
Poi però alla fine succede. Ci si arriva sempre allo stesso modo. Si comincia a parlare dei tempi andati, degli anni d'oro e poi si finisce col tirare in ballo i giovani di oggi, aka il super torrone del confronto generazionale, un treno merci lanciato dritto dritto in mezzo ai maroni. Non se ne esce, ogni volta è il solito muro di gomma. Voi siete quelli che hanno tutto e che non apprezzano niente, noi quelli che abbiamo fatto la fame e tirato su questo paese. Avrei potuto argomentare, tirare in ballo le difficoltà lagate al mondo del lavoro, il fatto che devi essere iper qualificato iper referenziato, gli stage, la fuffa, lavorare gratis, l'anacronismo del sistema pensionistico e ancora gli anni marroni ed il vittimismo strisciante ma per chi? Per difendere cosa? I giovani? Ed in nome di Chi?
Quelli che stanno tra i 50 e i 70 non accetteranno mai di sentirsi dire che i veri viziati, quelli cresciuti nella possibilità infinita di sviluppo e ricchezza, quelli che hanno ridotto il posto in cui viviamo sulla soglia del tracollo sono proprio loro.
Così ho raccontato una barzelletta sporchissima a base di droga e pompini che è certamente servita a confermare il gap generazionale, ma che dentro di me ha rinforzato la voglia di andare via dritto e spavaldo, senza piangersi addosso, che di lavoro da fare ce n'è ancora davvero tanto e non sarà certo un pensionato spaccamaroni che non ha mai cambiato lavoro tutta la vita a fermarci.
Io non ho per niente una bella cera e sulla scala mi muovo come un playmobil, ma poi esce il sole e finalmente prendo un ritmo più sambarolo. Alè: su e giù dai la cera togli la cera mano destra mano sinistra occhio a non ammaccare il pomo occhio al picciolo che se lo perdi la mela si fotte. Per darmi forza mi dico son tutte bombe a mano con la sicura delicatissima se non sto attento qua saltiamo tutti!.
Sotto le donne chiacchierano ad alto volume e ogni tanto qualcuno canta canzoni di quelle del circuito del liscio, con trasporto anche.
I vecchi raccontano barzellette che hanno come protagonisti altri vecchi ed il tema dominante è l'appetito sessuale, il tutto condito con comparsate del personaggio new entry della badante.
Si parla di tutto, Islam, divorzio, svendite, reality, caro-vita, si parla di cibo di magnate e di bevute, delle mogli che sono le vere detentrici del potere decisionale in famiglia, si parla di gite degli anziani, di tutte le varianti della mela Golden e Morgen, di sanità e ticket. Non mancano le allusioni al sesso, anche se dalla scala non capisco se siano riferite alle gite o ai reality. Tirano in ballo nomi, aneddoti, conoscenti, parenti che hanno nomi magnifici come Otello, Tullio, Ilda, Ferruccio.
Poi però alla fine succede. Ci si arriva sempre allo stesso modo. Si comincia a parlare dei tempi andati, degli anni d'oro e poi si finisce col tirare in ballo i giovani di oggi, aka il super torrone del confronto generazionale, un treno merci lanciato dritto dritto in mezzo ai maroni. Non se ne esce, ogni volta è il solito muro di gomma. Voi siete quelli che hanno tutto e che non apprezzano niente, noi quelli che abbiamo fatto la fame e tirato su questo paese. Avrei potuto argomentare, tirare in ballo le difficoltà lagate al mondo del lavoro, il fatto che devi essere iper qualificato iper referenziato, gli stage, la fuffa, lavorare gratis, l'anacronismo del sistema pensionistico e ancora gli anni marroni ed il vittimismo strisciante ma per chi? Per difendere cosa? I giovani? Ed in nome di Chi?
Quelli che stanno tra i 50 e i 70 non accetteranno mai di sentirsi dire che i veri viziati, quelli cresciuti nella possibilità infinita di sviluppo e ricchezza, quelli che hanno ridotto il posto in cui viviamo sulla soglia del tracollo sono proprio loro.
Così ho raccontato una barzelletta sporchissima a base di droga e pompini che è certamente servita a confermare il gap generazionale, ma che dentro di me ha rinforzato la voglia di andare via dritto e spavaldo, senza piangersi addosso, che di lavoro da fare ce n'è ancora davvero tanto e non sarà certo un pensionato spaccamaroni che non ha mai cambiato lavoro tutta la vita a fermarci.
8 Comments:
Beh, se fossimo alle medie io vorrei te come rappresentante di classe!
Grassie
Ramon
Applausi!
Vuoi essere una guest star di Precariato e disagio con questo post?
Dài dài.
Ah, bentornato!
Zio vedi che tutto torna? E' sempre questione di "rappresentare"
è già ora di fondare il partito?
Zia cos'è precariato e disagio?
Comunque fanne ciò che vuoi sempre nel nome delle Gilmore Girls, che anche Rory è precaria
schiene di vetro
Grazie zio!
E' il mio nuovo, ambizioso(?) blog..
Qui
Se Rory è precaria io sono una delle sorelle Hilton.
oh zio quando diventi presidente della repubblica mi procuri una scorta????
Zio ti ho già procurato dei messicani elicotteristi la scorta mi fa una pippa, io ti mando in giro con il culo in cima agli elefanti checchezzo!
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