Beware! De Babbatio Ciccionis Ingrati
New York, Aeroporto JFK, 23,40 ora locale, il poliziotto dell'immigration che ho davanti ha una mascella fuori norma i capelli leccati all'indietro e la scritta sulla targhetta dice J. Lopuzzo. Certo avrei preferito un cognome come Smith o Spencer, ma non mi pare il caso di stare a questionare.
La cosa che sappiamo solo io e Mr. Lopuzzo è che il mio futuro imminente e prossimo pende da quei timbri federali con le aquile che sta maneggiando sotto i miei occhi. Lo sa perfettamente, gli basterebbe un attimo per dimezzarmi a sua discrezione il periodo di permanenza da 6 a 3 mesi, mi viene in mente Mike Patton nel video di Stripsearch, mi vengono in mente un sacco di situazioni da intrigo internazionale ma mantengo la calma e tutto va liscio e in un attimo sono fuori o meglio, dentro.
Fuori c'è vento a forza 8 , fa meno tre e in terra ci sarà neve per altri due settimane almeno. Hanno tutti il cappuccio tranne me. Quelli senza cappuccio e coi trolley se ne sono andati col taxi, ma stavolta è diverso, mi dico, stavolta conosco la città e me la posso cavare tranquillamente da solo. Prendo la J che attraversa tutto il Queens fino a Marcy Avenue dove ho l'appuntamento con Sabrina e Glenn ed è li che porca puttana ci attende la babbata a stelle e strisce. La chiamo, le dico ti aspetto su nella pensilina che fuori rischio di congelarmi. Arrivano, lei e Glenn con gli occhi lucidi di emozione e anche perchè oggi è la festa di San Patrizio, fanno per salutarmi ma in quella dietro di loro compare la sagoma fanta-nera e fanta- cicciona di un fanta-poliziotto. Col vocione li ferma dice che son passati in due con la stessa metro-card. E' vero? E' vero agente, Glenn è senza metrocard, abbiamo fatto la stronzata in fretta e furia ma volevamo solo salire per il nostro amico, non dobbiamo nemmeno prenderla, la metro, noi, mica stiam li a fare i furbi. Faccio per avvicinarmi ma il ciccione mi dice di non muovermi, di restare fermo immobile dove sono. Ne arriva un altro di poliziotto, meno ciccione ma non per questo meno ingrato. Hanno quei walkie talkie che ronzano tutto il tempo e non si capisce mai un cazzo. Inizia la discussione, civile. Io guardo i miei amici da 3 metri di distanza, non li ho neppure abbracciati. Il fanta Cicciosauro dice che devono pagare una multa, la discussione prosegue, non se ne esce, l'elasticità il Sauber-astro-ciccione ce l'ha solo nei coscioni adiposi e nelle mutande intercontinentali targate NYPD . Viene fuori che potrebbero addirittura arrestarli per una cosa così, viene fuori che se la si prende troppo sotto gamba, la faccenda rischia di farsi assai più seria. Non ride più nessuno, discutiamo ancora, la multa è 60$ ciascuno, i ciccioni restano calmi, argomentano. Quello che non ci vede più adesso è Glenn che pretende di conoscere tutti i diritti di cui dispone per difendersi in questa pantomima. E' incazzato nero. Continuano i tentativi di mediazione. Io provo a chiedere un'italianissimo sconto sulla pena ma niente, no way, no way out.
Finisce con la volante che si allontana lungo Broadway assieme al ronzio delle radioline e noi che cerchiamo nella neve di portare i bagagli fino a casa un po' con le pive nel sacco un pò che alla fine ci scappa da ridere con tutte queste contraddizioni e contravvenzioni.
7 Comments:
ti fai sempre riconoscere
Bella per l'inizio scoppiettante, occhio a non cagare fuori dal vaso che questi ti mandano a Guantanamo!
Ramon
Ci son state un po di sparatorie pesanti mi dicono, ma la scena qui sopra è stata veramente ridicola, anche se mi viene ancora da ridere
ben arrivato, salutami New York e tutti quelli che incontri, uno per uno
Oh giovine Gian,
be careful because everybody could be a gangster!
Giov
you gotta fight da faida! :D
respect.
Mi sa che è più facile che ci resti per i lastroni di ghiaccio ovunque che per una colluttazione con gli ufficiali, a meno che scivolando su un lastrone non vada a sbattere contro un panzone NYPD..
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