Wednesday, June 06, 2007

I Drappi le seggiole la salsa delle tartine e il microfono di Giuliani (On fire)

Nuova tornata di dibattiti, le tartine si moltipicano le seggiole si riempiono, una sistemata al trucco qualcuno si fa una bella pippata di bamba, qualcuno si ingolla una red bull dello stand fuori dal palazzetto e via, che bisogna convincere il paese che come sappiamo è, preso su grandi numeri, ignorante, emotivo e attento alle tematiche che intrecciano la fede, qualunque essa sia- Sul versante democratico le scintille si sono viste sempre sulla guerra in Iraq (per chi non lo sapesse il paese è in guerra e non sono mai morti così tanti soldati americani-ok non sono mai morti nemmeno così tanti civili, ma atteniamoci al dibattito presidenziale) e sul tema della salute e della sicurezza. Hillary è l'unica a credere che gli Stati Uniti siano un paese piu sicuro dopo l'unidici settembre, tutti gli altri le hanno dato in testa dicendo che no si stava piu tranquilli quando suo marito faceva la punta al sigaro negli orfizi di Monica Lewinski per poi offrilo (il sigaro) ad Arafat. La sponda repubblicana ha sempre quella marcia in più quando si tratta di far gayna pre-elettorale. Mc Cain sembra quello piu sobrio e quello in grado di accatastare piu consensi. Mistero invece sul presunto sabotaggio del discorso di Giuliani, che proprio mentre era intento a difendersi dalle accuse del vescovo di Providence sulle sue risapute aperture sull'aborto, si è visto andare in vacca il microfono per via di certe strane e misteriose interferenze. Quasi come quanto capitato a JR Hayes dei Pig Destroyer, che di fronte alle noie di un microfono non ha certo reagito con la diplomazia di Giuliani. Un episodio che in due minuti (hai da guardarlo però) svela tutta l'essenza metal del pensare e dell'agire metal, una roba, come si diceva col Sigal, che non può che riconciliarti, col Metal.